giovedì 19 novembre 2015

Recensione ACQUA MORTA di Michele Catozzi


Ciao a tutti!!! oggi vi lascio la recensione di un libro che mi è stato gentilmente inviato dalla casa editrice TEA! Il romanzo è ambientato a Venezia, che io adoro, ed è un giallo! 
Mi piace moltissimo la copertina: l'immagine delle gondole un pò sfocate avvolte da una leggera nebbiolina rende perfettamente l'idea del mistero, del giallo e non di una storia d'amore ad esempio.



 ACQUA MORTA 

 Michele Catozzi 





Titolo: ACQUA MORTA
Autore: Michele Catozzi
Edizione: TEA



TRAMA
Venezia, 1981. Una giovane coppia, appartata su una panchina dei giardini della Biennale, a Sant'Elena, viene aggredita. Il ragazzo resta ucciso, la ragazza precipita in un silenzio al limite della follia, che rende impossibile risalire al colpevole. Alla Polizia non rimane che archiviare il caso. Venezia, oggi. Dalle acque della laguna affiora un cadavere. Si tratta di Mirco Albrizzi, immobiliarista molto conosciuto e vittima troppo illustre per passare inosservata. Se le autorità vorrebbero archiviare la faccenda come suicidio, il commissario Nicola Aldani, incaricato delle indagini, riconosce inequivocabili i segni dell'omicidio. È un caso scomodo, e a complicarlo ci si mette anche quel commissario Zennari, da tempo in pensione, che pretende aiuto per chiudere una storia ormai dimenticata, risalente a quarant'anni prima, l'aggressione ai giardini della Biennale... Ma nulla avviene per caso, e ben presto le due piste si confondono, le acque si intorbidano, gli indizi si inquinano... Sullo sfondo della vicenda, vivida e inconfondibile, Venezia: l'altana sul tetto, dove Aldani ama rifugiarsi; la laguna davanti alle Fondamenta Nove, dove il pilota del commissario fa sfrecciare il vecchio Toni, la lancia in dotazione alla Polizia; il dialetto, che risuona nella calli e lungo i rii; le acque e le foschie, complici di misteri e custodi di verità.


RECENSIONE
"Teatro di tutta la vicenda… Venezia!
Una Venezia descritta magistralmente dalla penna di Catozzi, con tutto il suo fascino ma anche con tutti i pro e contro. E’ riuscito a trasmettere non solo una reale descrizione del paesaggio, ma mi ha fatto letteralmente entrare in una Venezia vera e non solamente turistica. Infatti ha saputo trasmettermi la percezione degli odori e dei profumi che si possono respirare nelle varie calli, rii e canali. Il tutto coadiuvato dalla trama della storia, dal ritrovamento del cadavere di Albrizzi e dalla scoperta di ciò che si cela dietro alla sua morte. Una storia di soldi, conoscenze, politica, conflitti d’interessi che, mano a mano si procede, si intrecciano e fanno si che la vicenda si complichi. Una vicenda alquanto scomoda per le alte sfere, in quanto mostra il loro coinvolgimento in situazioni non sempre chiare.
L’indagine viene condotta da un commissario che, nonostante le difficoltà e gli ostacoli, non demorde e va avanti per la sua strada anche se dall’alto gli viene ricordato di procedere con la massima cautela, visto il coinvolgimento di personaggi di spicco. Lui però continua sulla linea della verità a testa bassa, infischiandosene di tizio o caio….. un grande!
Leggendolo il pensiero è andato a chi si ritrova nella realtà a dover affrontare situazioni  analoghe e il commento è  stato: “tanto di cappello”!

Un bel libro che consiglio proprio, scorrevole, per chi non ama i thriller ma comunque cerca il mistero. Veramente un bel giallo!!!!!"


Cosa ne pensate?
Per me è il primo giallo ambientato a Venezia ed ero proprio curiosa di leggerlo :-)


Alla prossima!!

Serena




4 commenti:

  1. Non è il mio genere ma sembra carino :)

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  2. Grazie, Serena! La tua recensione mi era sfuggita, sono felice che ti sia piaciuto. A presto!

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    1. Ma dai :D non pensavo di ricevere un commento direttamente dall'autore del libro che recensisco! Grazie mille a te per questo bellissimo libro!!! :)

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